Come la digitalizzazione e la progettazione digitale semplificano il lavoro di progettazione e influenzano i profili dei requisiti dei progettisti.
Una delle principali promesse della digitalizzazione è la completa disponibilità dei dati in tempo reale attraverso l’acquisizione, la predisposizione e lo scambio digitali. Ragionando al contrario si arriva alla conclusione che la ormai buona od ottima disponibilità dei dati CAD dei componenti porti a un’accelerazione diretta del lavoro di progettazione 3D. Oltre a semplificare e accelerare le attività di coordinamento grazie alle riunioni via web, la digitalizzazione dell’ingegneria meccanica permette un lavoro di progettazione più veloce e spesso parallelo. Ecco perché la digitalizzazione influisce sulla progettazione. I profili dei requisiti dei progettisti stanno cambiando e alcune competenze trasversali stanno diventando sempre più importanti.
Digitalizzazione e progettazione vanno di pari passo
Per l’attività di progettazione pratica, il fatto che i produttori mettano a disposizione i dati 3D di tutti i componenti in modo diretto e strutturato con chiarezza rappresenta già oggi un notevole vantaggio in termini di efficienza. Per far fronte alla crescente mole di lavoro in ambito di progettazione, a medio termine si renderanno necessari nuovi strumenti e configuratori per la progettazione 3D. Questi dovranno essere intuitivi e facili da usare, dovranno semplificare compiti complessi e, in ultima analisi, offrire evidenti vantaggi in termini di produttività rispetto alle soluzioni di progettazione 3D note. Per la progettazione digitale, i progettisti hanno a disposizione gli strumenti giusti, come l’item Engineering Tool. Esso consente di svolgere i compiti standard ricorrenti in modo molto più veloce di quanto non sarebbe possibile nel normale ambiente CAD.
La conoscenza della lingua inglese costituisce il requisito minimo.
In tempi di digitalizzazione, le nozioni digitali di base e l’esperienza pratica nel campo della progettazione 3D diventano presupposti fondamentali per la professione del progettista. Ma ancora più richieste sono la capacità di reperire autonomamente le informazioni e di lavorare in squadra. Grazie alla semplicità tecnica con cui possono essere scambiati i dati di progettazione digitali, lavorare in squadra può anche significare collaborare attraverso diversi continenti. Questo presuppone adeguate competenze linguistiche. La conoscenza della lingua inglese costituisce il requisito minimo e in futuro non sarà più sufficiente. In considerazione di iniziative quali “Made in China 2025”, spesso paragonata a Industria 4.0, la conoscenza della lingua cinese giocherà un ruolo sempre più centrale. Solo un’adeguata competenza interculturale permette di raggiungere la necessaria destrezza nel relazionarsi con partner di cooperazione e clienti provenienti da altri contesti culturali.
Digitalizzazione della progettazione: i requisiti sono cambiati
La digitalizzazione della progettazione spinge i moderni progettisti a diventare generalisti. Essi devono essere in grado di soddisfare le esigenze sempre più dinamiche dei clienti interpretando i progetti di terzi in modo rapido e corretto. Il legame tra meccanica, elettronica e software sta diventando sempre più stretto. Inoltre, nascono nuove figure professionali per specialisti informatici delle nuove soluzioni software di progettazione 3D. Con la crescente complessità dei progetti, il progettista diventa uno dei fattori di pianificazione della produzione, coinvolto quanto meno nella determinazione dei tempi di montaggio. In futuro, il progettista dovrà confrontarsi con compiti di coordinamento aggiuntivi e, in singoli ambiti, assumerà il ruolo di responsabile del progetto.
Si tratta di competenze chiave in ambito IT piuttosto che di specializzazione concreta.
Per quanto riguarda le qualifiche necessarie nell’ingegneria meccanica digitalizzata, ad essere prioritarie saranno sempre le competenze informatiche. Cosa dovranno aspettarsi i progettisti? Dovranno disporre sempre più di competenze chiave in ambito IT piuttosto che di specializzazione concreta. Il profilo dei requisiti di base si sta ampliando e il know-how digitale diventa un presupposto fondamentale. I collaboratori in possesso di un bagaglio di conoscenze o di un’esperienza pratica adeguata si trovano in una posizione di netto vantaggio. Non è assolutamente necessario che i progettisti conoscano nei minimi dettagli il software del nuovo datore di lavoro. È sufficiente che dispongano di nozioni di base in materia di progettazione 3D e della capacità di mettere in pratica quanto appreso.